- rifare
- rifareA v. tr. (pres. io rifaccio o rifò , tu rifai , egli rifà ; imperat. rifà o rifa' o rifai ; nelle altre forme coniug. come fare ) 1 Fare di nuovo, un'altra volta, ciò che si ritiene erroneo o mal fatto: rifare il compito sbagliato; rifare qlco. di sana pianta. 2 Fare di nuovo ciò che è andato distrutto o deteriorato o perduto (anche fig.): rifare il tetto; rifarsi una cultura | Riparare, accomodare: rifare i polsini alla camicia | Rifare il letto, riassettarlo. 3 Compiere un'azione un'altra volta: rifare sempre lo stesso discorso | Rifare la strada, percorrerla un'altra volta. 4 (lett.) Rendere nuovamente: rifare sano un ammalato | Rieleggere, eleggere: rifare qlcu. presidente | Rifarsi l'occhio, (fig.) ricrearsi con una vista gradevole | Rifarsi la bocca, lo stomaco, (fig.) ingerire cibi graditi dopo aver mangiato qlco. di sgradevole. 5 Imitare: rifare l'andatura di qlcu. | Rifare il verso, imitare, spec. a scopo caricaturale. 6 Compensare, risarcire: ti rifarò i danni. 7 Cucinare di nuovo o in modo diverso: rifare il pesce fritto in umido. B v. intr. pron. 1 Diventare nuovamente: rifarsi cattolico; il cielo si è rifatto grigio | Ritornare sano o in buone condizioni economiche: dopo la malattia si è rifatto. 2 Prendersi la rivincita: rifarsi di una perdita. 3 Cominciare, prendere le mosse: rifarsi dal principio.
Enciclopedia di italiano. 2013.